Manuel de Pedrolo (L'Aranyó, Segarra, 1918 - Barcellona, 1990) è uno degli scrittori più illustri della letteratura catalana del XX secolo. Narratore, drammaturgo, saggista, poeta e traduttore, de Pedrolo ha coltivato tutti i generi letterari e ha collaborato con le maggiori riviste letterarie catalane. Traduttore verso il catalano di Dos Passos, Faulkner e Sartre, ha diretto la collana di romanzi neri La cua de palla di Edicions 62. La sua prolifica produzione oltrepassa il centinaio di opere con romanzi di grande rilievo come, Totes las bèsties de càrrega, Milions d'ampolles buides, Joc brut, il ciclo Temps Obert o Mecanoscrit del segon origen, il libro più tradotto della letteratura catalana. Tutto lo interessava, tutto serviva per spiegare il suo pensiero e per creare nuovi mondi che ritraggono una società complessa e repressa – politicamente, sessualmente, socialmente. Numerosi i premi e i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera tra i quali il Premi d’Honor de les Lletres Catalanes. Fermo e costante è stato il suo impegno politico per le libertà sociali e nazionali del suo popolo.