Parigi, 1976. Pierre Renard ha appena incassato un netto rifiuto per il suo secondo romanzo. Quella stessa sera riceve una lettera da una misteriosa “Madame”, che gli propone un accordo. Tentato dalla curiosità, accetta di scrivere dietro compenso seguendo i suggerimenti della donna, a patto di firmare ogni nuovo libro con uno pseudonimo diverso. I due non dovranno incontrarsi mai, comunicheranno soltanto per corrispondenza e attraverso la mediazione di Colette, l’arguta e saggia tenutaria di una casa di piacere.
Pierre riuscirà a guadagnarsi un posto d’onore nella scena editoriale parigina, tra ricatti, favori e manovre di potere, ma la sua vita, nell’ombra, sarà come svuotata: nulla di quanto sta costruendo gli appartiene davvero, neanche l’amore. Finché non deciderà di rompere il gioco della finzione, per ritrovare la verità della sua esistenza: un conturbante intrigo familiare che da Firenze, la sua città natale, si dirama fino alla capitale francese.
Il romanzo si ispira liberamente alla figura dello scrittore francese Romain Gary che, nell'ultimo decennio della sua vita, dopo aver già raggiunto la notorietà sia di critica che di pubblico, diede alle stampe quattro romanzi sotto lo pseudonimo di Émile Ajar. La vera identità dell'autore di questi romanzi è stata svelata solo dopo la morte di Gary.