Libri Mauro Francesco Minervino

Autore: Mauro Francesco Minervino

Verso il mar Ionio

Il Sud d’Italia alle soglie del Novecento è vissuto e narrato come mai prima da un grande e singolare autore vittoriano, quarantenne inquieto e solitario: uno “scrittore nato” secondo Virginia Woolf.

Il 16 novembre 1897 George Gissing lascia Napoli diretto a Paola, si ferma a Cosenza, poi raggiunge Taranto, Metaponto, Sibari, Crotone, Catanzaro, Squillace e infine Reggio Calabria, lungo il tracciato della ferrovia ionica. Lascia i bassifondi dell’East End londinese pensando di trovare la Land of Romance; ma quel fine secolo, incalzato dalla modernità, stava cancellando le tracce della classicità perfino nelle regioni più appartate.

La sua reazione non sarà quella dello snob deluso, è proteso invece a cogliere i segni del cambiamento al di là degli stereotipi. Si interessa alla vita quotidiana e al costume, alla stampa locale, ai fatti di cronaca, si appassiona alla musica popolare; la visione delle grandi foreste di conifere secolari della Sila, delle campagne coltivate e di quelle desolate, convive con lo sconcerto di trovarsi in mezzo a una discarica nella periferia semiabbandonata di una delle città gioiello della Magna Grecia.

Pubblicato al ritorno in patria in volume nel 1901, e prima in edizione a puntate nel 1900 sulla prestigiosa “The Fortnightly Review”, una delle riviste più importanti e influenti dell’Inghilterra del diciannovesimo secolo, questa traduzione integrale – arricchita con disegni e schizzi originali di pugno dello stesso Gissing – è frutto di un’accurata ricostruzione filologica, che tiene conto per la prima volta, e include, degli appunti diretti e delle note originali del suo diario, insieme alle lettere spedite dai diversi luoghi del viaggio a suoi familiari in Inghilterra. Si rivela così per la prima volta in tutti i suoi aspetti, come una sorta di autentico cammino iniziatico, il racconto integrale dell’esperienza di viaggio in Italia che Gissing consegnerà poi nel testo di By the Ionian Sea.

Ci sono tanti spunti e aneddoti interessanti attorno a questo libro. Uno molto curioso è legato alla parola Paparazzo che nasce da questo testo. Durante le riprese de la Dolce Vita, Leopoldo Trieste e Leonida Repaci suggeriscono a Fellini di leggere il romanzo di Gissing; nel testo si cita un tale, un albergatore di Catanzaro dove Gissing ha soggiornato, di nome Coriolano Paparazzo. A Fellini quel cognome piace a tal punto che lo adotta per definire i fotografi della Dolce vita, un appellativo che poi ha fatto il giro del mondo.


George Gissing (Wakefield, Yorkshire, 1857-Saint Jean de Luz, Francia, 1903) è uno dei più importanti e controversi scrittori inglesi dell’Età Vittoriana. Tra i suoi romanzi: Thyrza (1887); A life’s morning (1888); New Grub street (1891) Fazi 2020; Born inexile (1892); The odd women (1893).


Verso il mar Ionio



Note

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