Era ancora chiaro, quando la carovana medicea, dopo aver superato piazza Maggiore e piazza del Nettuno, deviò in direzione delle due torri ed entrò nel cortile del palazzo episcopale di Bologna. Giovanni de’ Medici e Ottavio Colonna smontarono velocemente e, con la loro gente al seguito, affollarono la sala delle udienze del legato pontificio, l’eminentissimo cardinale Alessandro Peretti Montalto.
Don Giovanni de’ Medici, figlio naturale legittimato del granduca Cosimo I, fa ritorno a Firenze alla improvvisa e sospetta morte del fratello maggiore Francesco I e della moglie Bianca Capello. L’erede al trono, il cardinale Ferdinando de’ Medici, che ne apprezza le doti di condottiero e di diplomatico, lo vuole al suo fianco per governare il Granducato di Toscana, uno stato ricco e da generazioni in mano a una dinastia di banchieri, i Medici. Ma i nemici dentro e fuori della famiglia incalzano. Firenze e la Toscana fanno gola a molti e diventa vitale ottenere l’appoggio dell’Impero, della Santa Sede e della Serenissima Repubblica di Venezia. Don Giovanni partirà dunque subito ambasciatore del nuovo Granduca, ma dovrà battersi contro una fanatica setta religiosa sostenuta dalla Spagna.
Patrizia Debicke Van der Noot ancora una volta regala agli appassionati del romanzo storico una storia intensa e mozzafiato e si conferma maestra nell’arte di narrare i fasti e gli intrighi del Cinquecento.