«Se c’è un’autrice che sa raccontare il passato, questa è Patrizia Debicke. Insieme a lei non vivrete solo una bella avventura, ma vi ritroverete ad affrontare un vero e proprio viaggio nel tempo, dove voi stessi sarete parte della Storia.» Franco Forte
«Come uno stiletto, o una bacchetta magica, la prosa di Patrizia Debicke squarcia il velo ineffabile che divide il presente dal passato.» Marcello Simoni
Il matrimonio di una principessa, Maria Clotilde di Savoia trasformato in fil-rouge per raccontare la storia franco-italiana dal luglio 1858 al gennaio 1861 e i cambiamenti, politico epocali per la Francia, il Regno di Sardegna, la penisola italica, l’Europa, l’Africa e l’America, con i Nordisti e i Sudisti, impegnati nella Guerra di secessione. Un matrimonio che spinse il marito, il principe francese Napoleon Joseph, già attento alla causa italiano e amico di patrioti, a offrire pubblico sostegno ai Savoia per la conquista dell’Italia, anche nel lungo e tragico assedio di Gaeta.
Il domestico gli riempì la tazza e si ritirò con discrezione lasciando i due commensali sotto la vigile protezione degli aiutanti di campo, che si tenevano a debita distanza. Dal giardino sottostante risaliva un brusio di voci femminili, dominato dal gridio festoso di un bambino che giocava.
Il principe bevve lentamente. Napoleone III s’imburrò con cura un panino, lo ricoprì di marmellata e, prima di addentarlo, dichiarò: «Il 21 luglio, a Plombières, ho incontrato il conte di Cavour per mettere a punto un trattato che prevede l’alleanza franco piemontese. I nostri desideri convergono, ma come clausole irrinunciabili ho chiesto la cessione alla Francia di Nizza e Savoia e la mano della principessa Maria Clotilde a tuo nome».